Oltre il muro
Oltre questo muro ci sono campi immensi.
Quelli in cui puoi sdraiare l'anima.
Lasciandola accarezzare dal vento.
Dall'odore dell'erba bagnata.
E dalla fame di una terra avida e scura.
Non puoi che rubare schizzi di verde.
Con cui striarti i giorni.
Come una miserabile ladra di colori.
Dentro cui immergerti all'insaputa di tutti.
Macchie da custodire dentro di te.
Da nascondere tra i tuoi polpastrelli.
Per strisciarci tutto quello che tocchi.
E da sniffare.
Illudendoti di avere un'ombra sola.
Se chiudo gli occhi posso sentirlo.
Quello che c'è dietro.
E non mi affaccio.
Non mi sporgo.
Perchè non serve.
L'oltre è ciò che noi decidiamo sia.
Con il segreto di una immanenza che rassicura.
Mi rivesto di precarietà.
Tira sulla pelle.
E mi sfiora gli angoli della bocca.
Ora è nelle pieghe delle mia labbra.
E un pò sconcerta.
Ma si mescola al respiro.
E al rosso di questo muro.
Oggi non voglio essere altro che quello che sono.
Occhi spalmati su un muro rosso.
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