Mi fodero il cuore di rumorosa
solitudine. Quante volte nella folla ci ha urlato, dalle viscere, la
tristezza più molle? E ha sbottato come un piccolo fiume caldo e denso.
Appiccicosa ed umida come gelato colato nella calura. Quando hai paura
di toccare il mondo perchè ti senti sporca e non vuoi lasciare più
tracce. L'eco degli grilli fa da gabbia alle mie tempie. E mi racchiudo
in un sospiro, profondo e torbido, come un pozzo. Ho amato
disperatamente, con tutti gli aloni della paura e dell'abbandono. Con
tutti i riflessi di uno specchio malato. E stanotte avevo sopra di me,
solo un pezzo di cielo. Sembrava che il cielo mi sovrastasse, con i suoi
aghi pungenti. E la scia del mio amore, amaro e maldestrato, assonante
ed allitterato, erano memoria e vento. Come quando inciampi in grumi di
assenza e il passato ti bussa alla gola. Sotto forma di sorpresa e di
errore e di timore. E la bimba interrotta si avvinghia alle tue vene,
come corde, fino a scivolarti nella pancia, e come se ne fossi la sua
artefice e madre e matrigna. E le rubassi il dolore e i ricordi. Nessuna
maieutica fu mai più straziante. Dire addio ai miei polsi e alle mie
labbra. E sapere che tu ci hai respirato sopra, ci hai sorriso contro, e
che sopra ci è scivolato il mio amore, come un serpente. E un bivio è
proprio questo, il divaricarsi dell'anima. Il sentirla dimenarsi, mentre
si resta immobili. Lo sbocconcellarla indomita per sottrarla ai morsi
del destino e di una stella che sfugge e che corre a perdifiato. Fino ad
offuscare con il suo fiato i miei occhi. E poi piangere ingrata di quel
luccichio. E per incanto, per caso, e giammai per diletto, come donne,
come sorelle, ci ritroviamo ad avvicinarci il cuore, per prestarci i
battiti, gli occhi e i pensieri. Forse solo per accorgerci che la notte
si è divisa in coriandoli, e che il sole torna sempre. Ne abbiamo
davvero un disperato e spietato bisogno.
Noi siamo in nessun posto più che nella nostra verità.
Quella che non ha timore e se ne frega del resto.
E persino di noi.
Disegno con conchiglie sulla spiaggia, in attesa dell'onda.
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