Sai è adesso proprio quell’attimo esatto in cui mi sono persa e ritorno, come da un tuffo tra le nuvole. Adesso sento il sangue e mi attraverso, ed è così che la solitudine non fa paura, su una mappa di baci e di pensieri indecenti e scalzi. Parole, dopo parole, e poi le tue dita nella bocca a rubarmi fiato e scostumata innocenza. Il tuo odore nella mente e non esisto. Oltre questo attimo. Non rubo, non chiedo, ma mi infilzo vita nell’animo, nella carne e nella mente. Come se una finestra si protendesse su un orizzonte segreto. Sì, mordo stelle.
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