venerdì 30 giugno 2017
Calano come aghi sui miei pensieri alcuni ricordi, memorie come piccoli strappi ed ami. Non lacerano, ma creano finestre come buchi neri tra il futuro ed il passato. Ed ogni volta conto. Ed il conto non finisce mai, come se ad ogni numero il mio desiderio mutasse. Sono sincera, non diminuisce, ma si trasforma, come se mi desse una nuova forma. E non mi sento peggiore o migliore, solo sospesa. In attesa di quella che non sarò mai, o mai più. O solo mai stata. Addio. Questo è il mio addio più incoerente e ridicolo, ma è così. The end? Sì, ma baciami prima, per l’ultima volta. Vorrei che ricordassi le mie labbra, davvero per quello che sono. Un aquilone verso i miei sogni.
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