Il pregiudizio dell'incompiuto è una porta sbattuta sul naso. Io ci vedo un filo mai spezzato ed assaporo la modesta sensazione di piazzarci un dito sopra, in un punto qualsiasi, per renderlo senza presente e senza passato. Ed il suo futuro dal mio dito in poi, piccola artefice di piccoli domani, di prospettive ed aspettative. E gioco con le ombre, fino a dimenticarne la provenienza e mischiandomi alle loro sagome come vite ribaltate. Ci sono cose che mi piacerebbe raccontare, non perchè darebbero una idea meno vaga di me stessa, ma perchè le sento dentro.
E là le lascio.
Oltre ogni illusione, e nell'aurora che si perde nella luce
che a volte sa essere più crudele di una spada.
Mi sento attratta da una sempre più strana attitudine alla realtà.
Nessun commento:
Posta un commento