Asterisco stanco e umido. A caccia di luna e di ricordi, con un senso di indegnità sulle labbra, rosso vergogna, come una lettera scarlatta. I palmi protesi a caccia di carezze, fingendo che sia il vento. E se ti parlo non fidarti di me. Potrei dirti le cose peggiori con la innocenza di una peccatrice o le più dolci con una crudeltà macchiata di solitudine. Una freccia, disegnala sulla mia carne e scava. Mappa sperduta con i passi stinti e strisciati. La sabbia graffia le caviglie. E le lacrime come perle rotolano, senza più spiegare.
La incomprensione è un buco nel cuore.
Bacio i tuoi occhi, e ciò che rotola sarà come scie di stelle sulle mie labbra. B.
RispondiEliminaMancano quelle parole che colmano quella incomprensione. OneLoneSwordsman
RispondiEliminaper lungo tempo ho letto il tuo blog ma tu eri già andata via. Peccato non sono molti i luoghi che meritano una vera attenzione in rete. Adesso sei di nuovo presente...spero che non sia solo una fiammata episodica.
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