Ancore alle viscere, come scialuppe di
tormento. Quasi
ghirigori lenti lentissimi, inclementi, sulle vene, ancora screziate di lividi ruvidi ma verdi, come prati luminosi, desiderosi di aria, nuova e sincera, pregna ma silenziosa. Spirali dei sogni, urlati a squarciagola, oltre ogni pudore. Il pudore di una donna è il suo alone misterioso, oltre resta solo una sagoma. E la donna si diluisce mentre si spoglia. Parole nuove. Parole diverse. Parole, sempre le stesse.
Mie. Per me. Gli altri come ombre. Esisto nella misura in cui per istanti torno nella mia vita, centellinando sospiri sereni ed una stella da guardare. A respirare anima. Sarà mai possibile? Tu, come un chiodo inflitto alla mia carne. Ed i miei sogni di tormento, il mio veleno, il succo impuro della mia mente. La ricerca precisa del mio dolore. Lo sento pulsare, come un rifiuto. Per un attimo ero là. Poi sono precipitata in fondo alla mia pelle, inesatta ed infelice. Tenera inesistenza di una lumaca che spreca la sua scia di bava, come una coperta dove affondare. E mordere la vita, come un sorriso pieno. Forse un sorso, prima di spalancare gli occhi. Ancora. Non so guardare. E accorgermi che fa ancora dannatamente male. E non passa. Vorrei ululare alla luna. Quanta infelicità in un solo polso? Troppa. Mordo nuvole rosso sangue. Nella prossima vita voglio essere un pesce. Ma anche i pesci hanno il sangue. L'ho scoperto per caso. Ero una bimba e tutto quell'orrore era troppo. E proveniva dalle mani di un uomo. Uno qualunque. Uno qualsiasi. Chi c'è, c'è, nella elegia della inquietudine. La mia parte più segreta fa orrore anche a me. Come il sangue di quel pesce. Come le mani di quell'uomo.
Ciclamini ed il mio piacere.
Il loro profumo e la mia disfatta.
Tra lacrime e memoria.
Tutto troppo liquido.
Non esisto.
Questo è il mio segreto.
Per quello a volte scrivo con il ventre.
Mi sembra di coprire la mia intimità.
Non tutto è nel corpo.
E' solo una mappa.
Una tracina magari? :-* Guido...
RispondiEliminaSei meravigliosa e non voglio perderti.
RispondiEliminascoprire questo blog è stata una sorpresa, non ricordavo questo tuo nick. Il gufo sulla spalla.
RispondiEliminaNulla ha più senso e nulla è più vero di una lacrima..e di una goccia di rugiada...qualsiasi sia la ragione per cui essa esiste...
RispondiElimina