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Soffio.
Risoffio.
Sto ancora soffiando.
La polvere si sposta.
Si spinge oltre.
Poi torna e si riposa ancora.
E i colori?
Dove si sono rintanati?
Stanare i colori...
Mi scruto i polpastrelli.
Esiste un cimitero per le parole?
O sono destinate a vagare in eterno?
Mi piace pensare che ogni tanto
si posino sulle foglie.
Si adagino lì
come in cerca di tregua.
E che si nutrano di rugiada.
In attesa di un nuovo vento.
Quando poi più forti e sicure
riusciranno ancora a librarsi
nell'aria.
Pregne di sè.
A segnarla.
A scolpirla.
A farla vibrare.
Anche senza lasciare una scia.
Nessuna velleità in tal senso.
Io sono aria.
Non segno.
Nessuno ricordo di me.
Sono solo aria.
L'aria che lega tutte queste parole
e ne assorbe ogni suono.
Lucidamente folle...o follemente lucida?
Spargo le mie parole
nel vento...
a volte le riempio
di odio e di rancore
e lo so
fanno male.
O forse no.
A volte le accarezzo con amore
e ci soffio dentro il mio fuoco.
Sono parti di me...
sono l'involucro dei miei pensieri...
rendono visibile ciò che non lo è...
Pallidi tentativi di essere...
di cambiamento...
Mi slegherei la vita!
Ora...
Adesso...
Questo nastro rosso
è strettostrettostretto...
Vorrei solo carezze e
baci sui miei polsi lividi.
Sono al buio e fuori c'è tanta luce e io rivoglio i colori...
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