mercoledì 21 marzo 2012

Lu

Più che sorella. Complice e valanga. Occhi bagnati d'oriente. Lei è fiore. Il fiore. Per caso, e spesso il caso si veste di fortuna, adagiato sullo stelo vicino. O precipitato da un'altra galassia. Perchè lei è così. Metà angelo e metà diavolo. Forte ma fragile. Quel fiore, prima sconosciuto, era divenuto, come di incanto, familiare, quando io all'improvviso ne avevo sfiorato la corolla. E questo mi aiuta a sperare che c'è tanto di buono nel mondo. O comunque tanto buono per noi. Tanto da spingerci ad adagiarci in amicizia e confidenza ed intimità. Come se ci conoscessimo da sempre. Da prima di incontrarci. Lei è lo specchio che mi riavvolge e mi raccoglie. Ricompone i suoi frammenti e si lascia ricostruire. E a lei posso dire. Tutto. Anche quello che non dico a me. Lei c'è. E' realtà. E mi piace. Perchè il mondo è fatto anche di tanto bene che ti avvolge senza una ragione. Senza un motivo. Di incastri casuali e causali. Lei è Lu. Mia. Perchè a volte appartenersi è così semplice.

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