giovedì 15 ottobre 2015

Così per caso e poi per gioco. Tra vena e vena. Nella sua solenne lentezza, non so che ora fosse ma mi intrappolai in te, come nella più tenera e candida delle perversioni. Oserei dire feroce e lo sussurrerei. Ed è successo? Tu lo sai? Era ieri o domani? Scivolai dentro me stessa ed un desiderio che pulsava di rosso. Rosso come il sangue del mio dito, che vorrei descriverti, e come il palloncino che mi esplose davanti alla giostra. Rossa come la mia gota mentre mi parli. E come la mia mente mentre ti ascolto. Ho sempre odiato il rosso. Ma adesso no. Oggi lo sfioro e me ne tingo i polpastrelli, perché rosso è il tratto tra la mia mente e la mia carne. Un sentiero semplice se chiudi gli occhi. Perché ho la disperata sensazione che ci si può riconoscere per davvero solo nel buio. Ed è per quello che non ho mai aperto gli occhi. E sono ancora chiusi. Ma tu lo sai.

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