venerdì 7 ottobre 2016

come se all'improvviso una linea...

All'improvviso la pelle sembra immemore. Nasconde la luna alla carne e si rifrange come spigoli verso direzioni ignote. Ho bisogno di buio. Forse di silenzio. Anche di assenza. Non sento. Ed è tutto così garbatamente inutile. Non vedo la linea, ma la sento, come un cancello, come la riga di un fiume, come una scia oltre l'orizzonte. Non la vedo, ma la desidero, ed oltre sarà non esistere, vestita di solitudine placida e tiepida. Una donne, infinite. Non sono più la stessa ed in alcuni momenti vorrei quella me così tenera ed innocente, che è arsa. Oggi, cenere. Come si chiama questa inquietudine che mi lega ventre e cuore e che taglia l'anima, facendone un ventaglio? Non so cosa sia l'amore. Forse solo un sogno infetto. Non conosco la forma esatta di alcuni sentimenti. Ti ho detto infinite volte addio, ma oggi è il giorno giusto, quello necessario. Oltre c'è solo la mia follia, sparsa ed ancora rorida di vita. Addio, sogni imbrattati di desideri e follia. Addio sospiri e lacrime. Addio respiri golosi. Addio sangue che sfonda il cuore. Addio cuore mio, piccolo suggello della bimba che mi visse disperatamente dentro.
Oggi non sono altro che un punto oltre la linea...

2 commenti:

  1. E proprio qui sta il punto... ;-) Un bacio. Guido

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  2. Una lucida follia d'incanto...
    bach1962

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