Logoro spartito. Di note mai suonate. Adagiate ed imprigionate in un pentagramma inesplorato. Come se tu fossi la sola a sentire quella musica fatta di aria e di anima. Sibili di vento che scorrono paralleli ad un vento più forte. Veloce. Rimbalzano per la forza di quel soffio crudele. Sbattuti via. E riprendono la loro corsa sempre troppo lenta. Nelle tue vene. Urtano contro i tuoi fianchi. Come dita affamate. Barcolli. Indugiano là. Non so. Non voglio. Non riesco. Ai margini della mia mente. Incastrata nella voglia di una tenerezza che non sento di meritare. O sento di non meritare. Qui sulla nuca. E' incastrata qua. Una coperta sotto la quale mi nascondo ma rischia di stritolarmi. E se la scosto ho freddo. Dannatamente freddo. Una coperta tessuta da carezze sbagliate. Quando pensavo che i baci non sapessero di lingua. Non fossero così liquidi. E che per ogni amplesso ci fosse una orchestra che suonava. Non pensavo assolutamente contasse la carne. Che fare l'amore era scopare. Poi lo imparai.
Ed il giorno arriva sempre troppo presto.
Bruscia ogni squarcio di notte.
Zampilli di giorno spostano quella coperta.
Sono figlia del fuoco.
Lo fui.
Quando ero divorata dalla voglia di conoscenza.
Aspiravo ad essere vaso colmo.
Ora è schegghiato. Uno. Tanti graffi.
Nessuna fonte potrà mai riempirlo ancora.
Del resto non ci sono più fiori da dissetare.
Allora è meglio che resti del tutto vuoto.
Guardare gli occhi della gente era davvero così facile.
Come respirare.
Adesso sento. Ma non ascolto. O ascolto ma non sento. L'indifferenza filtra. Ingoiata dal mio ego. Sono il suo clone. Un plagio del nulla. Alla ricerca di pezzi inconsapevolmente sparsi. Da reincastrare.
Come una statuina di porcellana a cui hanno mozzato le mani.
Dove sono le mie mani?
E' che il mio gatto è sordo e tutti si ostinano a parlargli.
Anche io.
Forse sarei meno ridicola a scrivere quello che sento davvero.
Ma oggi non è più ieri.
Ma io che devo farne di tutta questa stupida e bastarda tenerezza che mi ritrovo tra le mani?
RispondiEliminaSperavo almeno servisse a dissetare i fiori del tuo vaso... Invece...