venerdì 8 maggio 2015

E così ti ritrovo tra le mie dita, acqua, acqua di mare, tenera e fragile, sincera eco del tempo. Freschi ricordi tra le dita, sotto le unghie, segnano, quasi tagliano, graffiano e fanno giri immensi. Cuore - dita, dita - vene, vene - mente, mente - fiato, fiato-fiato-fiato, da non poterne più. E così tra la sabbia ed il tuo rumore mi ritrovo sempre bambina. Stano quella parte di me, fatta di ricordi caldi, immersi in un tepore che è capace di farci schiacciare il cuore come un'ostia. Con la salsedine che tira la pelle, l'odore atroce del sole sui muri, il sapore della frutta e il vento che tutto lega e scompone. E soffia, soffia, soffia. Fiato-ancora cuore, sempre di più. Io, nascosta tra le pagine di un libro, nei pomeriggi lunghi e spettinati, tra parole e sogni e slanci verso il dopo, mentre mi annodavo i desideri come palloncini colorati. Ondeggiavo sui tacchi di mia zia. E le serate, così leggere da sembrare immense, lenzuola di cielo, e stelle, con i piedi penzolanti verso un vuoto che non spaventava mai; intere notti immerse in un disco, come in un fodero, e che si sgraffiava puntualmente nella parte della canzone che ti piaceva di meno, fino a quando le sue note indolenti ci stordivano tra gerani e zanzare. Sabbia tra i denti, sotto i piedi, sabbia nelle lenzuola, sabbia ovunque, e le grida di mia madre che rimbalzavano nel corridoio, perchè le rovinavamo il pavimento;  e io e mio padre a guardare le stelle infarcite di anguria e dei suoi racconti di bambino. Basta poco, poca acqua sulle dita e la vita si riavvolge come quel nastro furioso che è pronto a ripartire ed ogni volta si interrompe nel punto che più gli piace, lasciandoci la memoria come un campo di mine inesplose. Io ero quello e quello sarò sempre, e con tempo, la bestia nera, mi rendo conto che nessuno entra davvero dentro di te. Spia, resta sull'uscio, raccoglie e scappa. Frammenti sparsi, e l'immagine non è mai integra. Sei buona o cattiva, a secondo dei pezzi. Mai una, voluta, desiderata, tutta, nel bene e nel male. Ma va bene così. Anzi benissimo.
Mi schermisco per difendermi.

1 commento:

  1. I want to squeeze you in my arms
    touch your skin
    kiss you
    flood you with tenderness

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