martedì 25 agosto 2015

 

Indiscreta come una falena nella notte

              
Non sapevi, non dovevi. Avevo percezioni con lembi rigonfi di piacere, ma non osavo confidarlo. E ricercavo nei sogni la sagoma della realtà. Mi raggiungevi ad ogni alba, tra rivoli di rugiada, mentre mi ribaltavo in un orgasmo rosa, sfuso e confuso, ed al risveglio restavo immobile, a dimenticare tutto con precisione, nell'odore della terra. Non lo ricordo più tutto quell'amore rubato. Lo avevo estorto, masticato, risputato, e lo ricomponevo nel silenzio della notte, per imbrattarmi di te, prima del risveglio, quando i sogni dicono siano più vicini alla realtà. Ma chi lo dice mente. E anche io mentre scrivo, non so smettere di mentire. Perchè la verità è troppo preziosa per essere letta, come capita. Nella mia alba, te la ho sussurrata ancora, sillaba per sillaba. Sono sincera. Questa volta, forse...

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