Luna indecisa
E sfoglio margherite e poi mi pento. "Zingara, ribalta le mie linee e disegnaci rami di acanto". Voglio intrecciarmi al biancospino, nel sottobosco dei miei sogni e là restare ad osservare rettangoli di cielo. E, poi, soffiare oltre per ritrovare la luna ed il suo raggio, come una corda per l'indefinito. "Io posso piacerti solo se ti piace la mia mente. E puoi capirmi solo se non provi noia per i miei pensieri". E come quella corda che mi tende la luna, io non riesco a non contorcermi, per sfuggire ad ogni presa. Credo, peraltro, che la curiosità sia una forma indefinibile, ma irresistibile, di seduzione, che si interompe quando gli altri smettono di osservarti. Si limitano a crederti là, esattamente nel punto in cui li hai incontrati, mentre tu hai strisciato, hai volato, hai segnato con i tuoi passi, nuovi pezzetti di indefinito, senza mai smettere di sentirti la luna ovunque. E più perversa di una radice non smetto di affondare, perchè la conoscenza ha sempre e solo l'odore della terra.
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