mercoledì 26 gennaio 2011

Nel punto di non ritorno si intrecciano rive e foci. Sponde della medesima indifferenza. Figlia di una confusione sterile. Nessuno sa chi ne sia il padre. Qualcuno la chiamerebbe figlia di puttana. Se non ci fosse stato un milligrammo di amore. Forse un filo.
Lasciami raccontare.
Non ti chiedo di ascoltarmi.
Ma di lasciare snodare la mia voce in una storia.
Una come tante.
Come una matassa che si fa memoria e voce.
La storia di un fiume che si annodava.
In confidenza e fiducia.
Ancora lo fa.
E fa male.
Ha un letto profondo.
Sembra un solco.
Come questo.
Questo minuscolo segno tra le dita.
Una veretta invisibile.
Scavata nella carne.
Un patto.
Una promessa.
Una ferita.
Se mi stringessi le dita la scorgeresti tra le tue.
Fino a provarne orrore.
Una minuscola fessura.
O forse una porta.
Un precipizio verso l'incofessabile.
Senza la forma del peccato.
Ma di una stranezza senza cintola.
Per quello io tocco con gli occhi.
E con le mie ciglia scalze.
E non manco.
Io esisto.
Botola egocentrica verso un nulla con il mio odore.
Io profumo di mela.

1 commento:

  1. Il punto alla fine
    di un gioco crudele
    congiunge un disegno
    in traiettorie prive di rime

    E' un gioco che sanno fare i bambini
    nella settimana enigmistica
    quei punti congiungi
    e possono anche non aver mai fine

    Come il dedalo di canali
    di sponde, di madrigali
    in ogni laguna la foce
    scarica detriti fango pitali

    Stagna l'acqua nelle barene
    che come ogni cosa ferma muore
    in punti di congiunzione
    da dove non c'è mai stato ritorno

    In quel punto dove non vorresti tornare
    in quella foce dove ogni volta ci si impantana
    troviamo qualcuno che replica la nostra trama
    e cosi che a volte ci si sente figli di puttana

    Qualcuno che a te serva ogni volta
    a riportarti a quella palude
    che hai recintato con cura
    con devozione dell'amore l'abiura

    http://www.youtube.com/watch?v=0yKGpN2CAQQ

    siccome torno ancora un po a letto e in questo dedalo mi son un po perso, allora mi sa che torno dopo e vediamo come va a finire questo esercizio di corresponsione

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