venerdì 18 marzo 2016

Ci sono giorni che non saranno mai più come gli altri. Sono solo sassolini nella memoria, perché l'assenza si sedimenta istante, dopo istante, sin da quando ti rendi conto che nulla sarà come prima, e diventi la madre ed il padre di tua madre e di tuo padre. Non puoi non abbracciarli anche se non ci sono. Una corsa leggera ma forte verso il cielo o verso le viscere della terra e la sua voce, profonda e sincera, come un tuono o come un ruscello, che ti ricorda, lo ricorda al tuo sangue, tutto l'amore dato e ricevuto e poi dato ancora. Quasi una valanga. Certi giorni non saranno mai più come gli altri. Ed oggi un sassolino, un fiore e una nuvola, te lo dicono ancora. Domani sarà domani, con un pezzetto in più, ma dentro. Perché la vita toglie, toglie e toglie ancora, e mentre lo fa ti sembra insopportabile, come se ci fosse un credito di amore mai esatto.  Ma poi, come in un circolo, perché il nostro cuore è un cerchio, una ruota, al posto della assenza, ti accorgi che c'è un seme e quel fiore esplode in te all'improvviso, come altro dolore, come consapevolezza, come nuova forza, come coraggio, O anche solo come triste nostaglia.
T.a.

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