venerdì 6 maggio 2016

“…Perdonami mondo. Dico sempre che non chiedo. A volte impongo. E non rispetto. Perdonami mondo, se puoi. Io sono sbagliata. Ma sto cercando di cambiare. In questa vita, o nella prossima, in quella dopo ancora, cambierò. Tu sei puoi fammi rinascere migliore. Io non riesco. E muoio e rinasco. E non smetto di sbagliare. E di chiedere. Eppure non vorrei…”.
Io sono fatta di nuvole.
Ma a volte sono davvero rosse.
Come il sangue di quei papaveri.
E della loro innocenza.
La mia tenera perversione.

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