venerdì 15 maggio 2009

Epicamente avvinta al vago senso mi stringo dentro il mondo.
"Specchio di aria contorci la mia mente"
Sabbia e conchiglie.
Collanine leggere.
Ricordi profumosi di mare.
La sabbia nelle scarpe.
Fin dentro al cuore.
Adesso scorrono dentro la clessidra.
Mille lune.
Ed i loro frammenti.
E sono magma.
E sono cenere.
Il fiume viola è scorso.
E questa volta non c'è nessuna scia.
Ha compresso e urtato ogni ostacolo.
Senza travolgerlo.
E io mi volto.
Sorrido di fiori.
E ne limo la corolla.
"Specchio di carne resituiscimi il respiro"
E mi ribalto, ancora una volta.
Rubai un ricordo.
Sono rea confesso.
E lo stritolo.
Fino a farlo sanguinare.


"...Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,le cortesie, l'audaci imprese io canto,che furo al tempo che passaro i Morid'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,seguendo l'ire e i giovenil furorid'Agramante lor re, che si diè vantodi vendicar la morte di Troianosopra re Carlo imperator romano...".

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