lunedì 10 agosto 2009

La velocità travolgeva insetti e aria calda.
Quasi pungeva.
Arrotolava il tramonto.
Nessuna sfida.
Solo voglia di luce.
Cacciatrice di tramonti.
Fette di sole.
Nelle tasche della notte.
E nelle mie.
Fino a sentirle esplodere nel buio.
Prima della notte.
L'odore dei ricordi.
I ricordi di una bimba.
Sono netti.
Hanno contorni e confini nitidi.
Sono semplici come il profumo di un fiore.
Lo senti e ti avvolge anche se non lo avevi visto.
Gli basta questo per attestarne l'esistenza.
E a te per sapere che da qualche parte c'è.
I ricordi dell'infanzia sono precisi.
Esatti.
La gioia è gioia pura.
E il dolore anche.
Un dolore pulito.
Senza commistioni.
Le sensazioni sono fogli di un libro.
Da sfogliare.
Ognuna inizia e finisce in una pagina.
E nell'ultimo punto tace.
Senza astrazioni.
Sanno di pane buono.
Dalla crosta ruvida e bianca.
Hanno l'odore del mare.
Come se almeno una volta avessero guardato con i suoi occhi.
Oggi mi sento sfusa.
Come un presente con aspirazioni di ricordo.
Saltello sul bordo tra presente e futuro.
E spesso inciampo.
E rialzarsi è difficile.
Ci guardiamo da finestre senza vetri.
Per evitare riflessi.

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