giovedì 28 maggio 2009

Devo scrivere. E lo faccio. Per dimenticare ed accantonare. Il senso di errore. Scrivere è tuffarsi in un lago di oblio. Dalla realtà. Il tuo silenzio vibra di mille respiri. Vibra di sangue e di passione. Ne mordo un pezzetto. Lo trattengo tra le labbra. Così sei un pò mio. E io tua. Con pezzettini del tuo silenzio tra le labbra. Questo è l'ombra dell'appartanersi. Annegato nei sensi. Perchè se ti penso, dalle labbra mi coli a picco. Dentro. La verità brucia ancora. E continuerà. E' uno spessore di ghiaccio. Incandescente. Nessun palliativo. Solo angoli di desiderio. Puro. E a volte impuro. Mi stai navigando ancora dentro. Parole perdute. Mai.

2 commenti:

  1. Mi ricordi me, nei miei momenti particolari. Ho bisogno di scrivere, di esternare quello che per me è e che magari altri non vedono. E butto fuori pagine e pagine di scritti, che poi non vedono mai la luce. C'è chi annota tutto su un quaderno, prende la frase migliore e poi ne fa un post.
    Per me lo scrivere è avere sempre visualizzato ciò che si è in questo momento. E tu, mia dolce amica, sei una confusione di eventi, bellezza e tristezza, malinconia ed aspettativa.
    Quell'attimo in cui sei sola, non riesci a contenere questo fiume. Ed eccoti quà.
    Reale per noi.

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