giovedì 28 maggio 2009

Ombre e orme si mischiano sul muro. Si inseguono. Si calpestano. Non vedo. So. Il mio soffitto è un cielo cosparso di delirio. Sembra così lontano questa notte. La voce nella mente mi racconta una storia. E si confonde con la mia. Una luna stanca pulsa. E sembra il battito del mondo. Io non lo so cosa può voler dire. Ma raccolgo segni. Come se fosse pioggia. Mi lascio bagnare. Mentre tutto arde. Il semaforo rovescia la sua luce sul mio muro. Fino a raschiare ogni traccia. Dura istanti. Ma pesano come zavorre. E affondo nel mio sonno. Nuda come una stella.
Ho avvicinato la mia pelle alla tua.
Ci ho ricamato desiderio.
Fino a confonderle.
E diventare il tuo lenzuolo.
Stanotte non voglio sogni.
Solo pioggia.
Per cancellare.

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