lunedì 27 giugno 2016


Ci sono sorrisi che per caso ti ribaltano la giornata. Ad angoli di strade, dallo specchietto, appena ti sfiorano, ma ti accendono. Vite lontane  calpestano l’asfalto, senza sosta. L’umanità si mescola di continuo. Si tocca, si intreccia, si racconta. Ed è forse questo il segreto della nostra semi-divinità, delle nostre ali imbrattate di sangue e di polvere, sempre a caccia di luce, per spegnere il buio che da dentro ci anima come una fiammella. E quei sorrisi spontanei, all’improvviso, lasciano una scia. Perché la bellezza è oltre la logica e si annida nello stupore. Mia nipote si rannicchia vicino a me, inaspettatamente. Il suo cuore da cerbiatto mi sbatte vicino. Ha gli occhi grandi, di quelli che sapranno contenere tanti sogni. A labbra nude, mi racconta dei suoi amici, di quello che le accade, solo perchè sa che io so capire quello che davvero vuole raccontarmi e che non sa spiegare tra imbarazzo e gioia. Ed io la ascolto ed un poco le spiego e le racconto i rudimenti dell’irrazionale sentire di noi donne. Amiamo e sentiamo sempre verso il futuro, come il nostro utero. Ma lei non lo sa, e non deve saperlo. Perchè adesso è il tempo di crescere, di cambiare, di provare. Piccole cicatrici le rivestiranno il cuore, e lo renderanno più bello e più vivo. Oltre le lacrime e le delusioni e le ferite, anche quelle sognate. Sarà sempre più bello. Perchè vivere con il cuore aperto significa vivere come virgulti di infinito, piccoli dei imperfetti. All’improvviso dorme con il sonno dei giusti o solo di chi voleva essere rassicurata e ancora una volta essere coperta dalla luce buona dell’affetto, da quella impronta che le altre non potranno cancellare, solo coprire. E ti capiterà piccola stella di ritrovare questo abbraccio, tra tanto tempo, forte come adesso, perchè è sincero, come il bene vero. Ed il bene vero lascia sempre una traccia anche se silenziosa ed invisibile.

Nessun commento:

Posta un commento