Ho sovrapposto strati e strati di pelle.
Per soffocare i ricordi.
Lisciarli.
E perderne ogni traccia.
Sul mio palmo.
Dopo averli resi indelebili alla mente.
E sostituire un ricordo con quello succesivo.
Strati di ricordi su strati di ricordi.
Affondando dentro.
Sono solo segni.
Ricorda il corpo.
Ricorda la mente.
Ricorda anche il cuore.
E il sensi sono i raggi di un sole che è dentro di noi.
Un sole che a volte è un ragno.
E ci sputa la sua rete dentro.
Segni.
Destinati a scomparire.
Sfumarsi.
A rimarginarsi.
Basta soffiarci sopra.
Per lasciarsi risucchiare dalla falla del mondo.
Ogni cicatrice è un patto tra sangue e terra.
In attesa del germoglio.
Ai confini della pazzia.
La bocca di una verità inesprimibile.
Mi sono sporta.
Mi è piaciuto.
L'ho contemplata.
Avvinta ed assorta.
Segno su segno.
Persa su una mappa stinta e sconosciuta.
Amo così.
Nel modo peggiore possibile.
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