lunedì 27 luglio 2009

Alcune stelle sono lacrime mai piante. Intrappolate e scorse al contrario. Incastrate nel cielo come artigli. Rubate alla intimità più pura. In quel punto in cui si apre la falla dell'anima. E il corpo è il suo corridoio. Lì passa tutto il bene ed il male di cui siamo capaci. Ed ogni ostruzione fa incredibilmente male. Impedisce di scorrerci e sentirci. E di farci attraversare dal buio e dalla luce. Fino a divenire leggeri.
Vibro di ignoto.
E di notti sminuzzate.
Come se fossi una corda.
E non so.
Altro non so.
Non voglio.
Per quello quando si guarda il cielo si prova gioia e malinconia.
Allo stesso tempo.
Come se stessimo intrecciati nella stessa foresta di stelle.
Alberi di luce intermittente.
Timida e sfacciata.
E la vita durasse una notte.
Ad ogni alba dimentico quello che sono.
E che non sono.
Ma non nego nulla.

2 commenti:

  1. a me fai davvero schifo e non solo a me

    RispondiElimina
  2. Non so togliere i commenti anonimi...ma questo giochino deve finire. Tu non mi fai schifo perchè non so chi sei. Se lo sapessi probabilmente me ne faresti. O solo pena.

    RispondiElimina