Ed il tempo si dilata e ti dilata. E ti contrae. Come un brivido, a volte caldissimo ed altre gelido, come una lama, come un taglio che nessuno ha mai avuto il coraggio di dare; forse quello sarebbe stato un piccolo segno di coraggio, forse una traccia di amore, puro. Anni, forse uno. Sì uno, non fingere di non ricordare povera bolla di sapone. O solo un attimo.Il tempo siamo noi. E noi lo cancelliamo. E ci si trova diversi. Sul bordo dei sogni,al margine del cuore. Con un pugno pieno di molliche e menzogne e ricami nuovi sul cuore. Ormai nessun segreto ma solo delusioni.Pulsa, pulsa, pulsa, come un sogno pieno di morsi inesatti. Nessuna verità paga mai davvero. Non è mai troppo tardi. La mia pelle è una mappa che tornerà vergine, solo dimenticando, il bene ed anche il male. Allora io nascerò di nuovo e tornerò piena di vene. Uno ed infiniti fiumi. Giorni da cancellare, insieme alle lacrime. Scorri Sara, scorri ancora, scorri lontano. Come doveva essere, tempo fa. Forse solo nel dolore ritorna la dignità, come un gomitolo di anima, come la bava di una lumaca, come una coerenza mai rigida fino in fondo. Sì, non è mai troppo tardi. Sarebbe facile distruggere sogni, algida come i miei occhi quando hanno visto. Non ci vuole molto coraggio e forza a tradire una donna innamorata. Dopo vorrei parlarvi del suo cuore. Non è più un muscolo, non lo sarò mai più. Forse non lo era neanche prima. Resta un pezzo di vetro che taglia. Lei non può respirare, perché sembra destinata a respirare sangue e dolore. E poi disprezzo ed indifferenza. Dopo, nulla sarà come prima, ed ogni contatto sarà insopportabile. Anche la più lieve delle carezze. Non ci vuole nessun coraggio, forse un pugno di sabbia negli occhi. Proprio così. Ed un grazie di troppo e sbagliato. Come una promessa ridicola. L'amore è un gioco serio. Nessuno ne morda gli avanzi. Perché non è più invitato al banchetto.
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