venerdì 8 aprile 2016

Mood
Vergine la mia bocca quando ti bacia perchè ha dimenticato tutti i baci dati prima. Non esiste il prima ed il poi, ma solo la mia voglia umida che ti ruba la fragilità e la sorpresa del desiderio, ancora schiuso e timido. Perchè poi, piano piano, lo morderò e ti strapperò per un istante dalla realtà. Sarai dentro di me, come nella sacca della balena. Quando sei dentro di me io sento il mondo intero nel mio sesso che mi attraversa e mi strascina come infinite maree. Una sopra l'altra e ancora e dura poco. Perchè questo lo sento nella mia testa e lo conservo. Per i momenti di assenza, per la deriva dei miei sensi, per i miei attimi crudi e selvaggi. Per quando cesserò di essere donna e mi sentirò una cosa tra le altre. Una cosa che vive, cammina, si spoglia, si lava, mangia. E la tua bocca di corallo morbido, come in fondo al mare, dove la corrente è potente e ferma, mi parla e io ne contemplo la forma e lo schiudersi impetuoso, mentre mi raccogli come una perla liquida dall'ostrica che si schiude e lentamente lascia entrarti prepotente, come la voglia che ti accoglie, per devastare, per cancellare, per rendere tutto liscio e lieve. La memoria della mia carne è una mappa stinta di amanti lontani. Del loro ricordi. Perchè lasciarsi ricordare è esistere ancora e per un pezzo frantumato di ignoto, come una foglia e le sue linee che non ricorda l'albero ma che ne trascina la linfa altrove.
Io sono una nuvola che raccoglie e piove appena può.
Perchè la pioggia è un dono segreto.
Ti bacia mentre non lo sai.
E mentre non lo sa nessun altro
se non
la tua bocca sfiorata da quella goccia.
Poi per caso ho capito che
vivere senza brividi
è inutile.

1 commento:

  1. "io sento il mondo intero nel mio sesso che mi attraversa e mi strascina come infinite mare"

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