martedì 25 agosto 2015

Come se il silenzio fosse stato inventato da noi, mentre ci contemplavamo le labbra. Le ciglia vicine vicine. E quasi rubo all'universo la sua armonia, un solo pezzetto, mentre ti tengo dentro. Non ti ho mai detto che a volte ho voglia, anzi bisogno - e quasi rabbrividisco - di una tenerezza sconfinata. Una fame smodata e violenta. Fatta di pochi tocchi, di pochissime parole. Ma di occhi sinceri. Tutto da sembrare ruvido, come la carta da pacchi, sincero come le mani e come la terra. E non finisce.
E tutto l'amore provato non è mai sprecato.
Anche se così sembra.

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