martedì 25 agosto 2015

Oltre la cornice i miei occhi...

              
E poi piano, mentre ancora il sole non era alto ho sentito la tua mano perdersi sulla mia schiena. E non sono riuscita a voltarmi, perchè avevo un disperato ed immenso bisogno del mare. L'odore della salsedine si mescolava alla malinconia. Quella nebbia fitta sul cuore che lo fa sgusciare come un pesce, ad ogni sussulto. Sapevo che eri dietro di me e che le tue dita non mi avrebbero ferito. E mi disegnavi il tormento. Esattamente come piace a me. E la tua voce mi colava lenta e forte nelle orecchie. E diveniva sangue. E poi ancora mare.
Domani sarò diversa.
Domani sarò un'altra.
Ho ancora un'altra notte per essere peggiore.
Poi mi cancellerai,
proprio come voglio io,
e ci concederemo un desiderio
soltanto.
Come i condannati.
Raggiungimi prima di domani, prima che io sia perduta.
E poi dannami e condannami all'oblìo.

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