E passi come ciliege. Un sassolino e un sorso. Tre lacrime e poi nulla più. La indifferenza non si colma con nessun fiume. E io mi scorro, fino al piacere più selvaggio, mentre mi insegui fino al precipizio. E mi raggiungo mentre tu mi tocchi. Non siamo carne ma voli di farfalle cieche. E poi corolle di fiori sconosciuti. E nella cera ho lasciato le mie impronte. Tu prova a cancellarmi, se ci riesci. Io non mi salverò. E non ho nessuna intenzione di salvare te.
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