martedì 25 agosto 2015

luna spaccata come una mela
A volte la natura si mescola dentro di noi e la sua bellezza diviene tormento. Ti sembra quasi di sentire il mondo con una pelle inversa. E tutto fa male; si tinge di memoria. E assisti incredula allo spettacolo della indifferenza ed alla cattiveria. E non smetti di guardarlo, fino a non poterne più. Poi invochi il vento e ti esaudisce. E la tua fuga distrugge, distrugge e poi distrugge, accavallandosi, piega di tempo, dopo tempo. E non senti altro che la tua voglia di solitudine, perchè ogni contatto è insopportabile, quasi inadatto. E preferisci l'essere soli ad un mondo stranamente popolato, dove la stranezza è la misura della intimità violata. E da quelle bocche pezzi di te quasi colano, rimestati dal giudizio, ne senti il sibilo strisciante. E capisci di non aver mai smesso di essere sola, oltre ogni parola, ogni lusinga, ogni goffo inneggiare al dolore, ed alla sua profondità. Perchè per te è tutto maledettamente superficiale. E si confonde con la pelle. E con i suoi segni, sogni e bisogni.

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