venerdì 8 gennaio 2010

Strana la nebbia nella mia terra di salsedine. Le pigne sulla strada e gli aghi sparsi. Come dopo una battaglia. Ha un odore che sa di lontananza. Di tanto tempo. Di tante vite fa. Le dune sfondate dal mare lasciano intravedere l'incontro tra il cielo e le onde. E quel rumore non lo scordi più. La voce del mare è un tatuaggio di suoni nella mente. Da piccola avevo sempre paure delle tempeste di pioggia in inverno. Temevi che si portasse via la nostra casa di cartone. Quasi mi piaceva. E poi pensavo al freddo. E ad altro in verità. Una mattina ci svegliammo e tutto era immobile. Dopo aver tremato tanto. Una domenica come tante. E il mare aveva rubato dei suoi uomini. Una storia incomprensibile per dei bimbi. Un pò meno per i figli di quella povera gente. Avevano incominciato a essere meno bambini. E a volte accade tutto ad un tratto. A noi metteva tristezza. Come se la cogliessimo negli occhi della gente del paese. Abituata alla crudeltà del suo signore. In un paese piccolo si condivide tutto. E tutto diventa di tutti. Anche il dolore. Forse solo quello. Per il resto ognuna ha la sua casa e le sue porte. E in quei momenti sa rinnegare il mare e le sue leggi. Nel tempo ho incontrato quei bambini. Erano uomini. "Sapete mio padre morì a mare d'inverno. Io ero piccolo. ". Ed ero piccola anche io. Tanto più di lui. Perchè ignoravo. E ricordavo. La tristezza è un ricordo grigio. Indelebile. E spontaneamente si accovaccia dentro la pancia. Senza fiatare.
Spesso ho quasi paura a manifestare questa parte di me.
Allora prese forma una delle tante me.
Aveva fame di strada e di sapere.
Parlava con le conchiglie.
Senza aspettarsi mai risposte.
Una parte legata da nodi duri alla mia carne.
La traccia della semplicità della mia terra.
Una impronta di sangue e amore.
L'amore per le parole asciutte e con poco sangue.
Hanno l'odore del sale.
E pochi sanno riconoscerlo.
E' come se ci si vergognasse a parlare d'amore.

1 commento:

  1. Meravigliose le tue parole, frammenti come pensieri che passano, in ordine sparso. Pennellate di un quadro.

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