martedì 17 febbraio 2009

Dov' è casa?

Nella mia mente. Sono a casa. Nella mia casa. Tra le lenzuola della mente. Quando chiudo gli occhi. E il mento si poggia sulle mie mani che lo raccolgono. E si poggiano sui miei gomiti. Casa è in quell'istante. In cui mi ritrovo. Senza chiedermi nulla. Senza tempo. E con tutto il tempo che c'è. Senza rinnegare il sangue. Percependone il fluire. Sono a casa. Nel mio unico vero abisso. Dove sprofondare è respirare candida conoscenza. Di colori mai dipinti. E di parole mai gridate. Dove le emozioni si intrecciano come edera al fusto del tempo. E quella voce, che poi sono io, mi attraversa la mente e si lascia fluttuare nel corpo. E fibra di sé. E vivo e rivivo. Mi rassicura. La mia casa è la mia mente. Ed una storia da comporre e scomporre. E ricomporre. Sono a casa. Nella mia voglia di amare. E nella purezza di quella voglia. Una purezza che non ha regole. E mi esplode dentro. Come il desiderio. Scorre come un fiume. E la chiamiamo vita. E voglia di vita. E' quella casa. Respiriamo da uno stesso fiume. Ma ognuno a modo suo. E in quella serie di respiri la gioia diventa delusione. La delusione diventa amarezza. E l'amarezza si stinge nel dolore. Come seme. Di altra gioia. Un germoglio del divenire. Ancora. Di altra edera che si avvinghierà. In una catena di foglie che struscia ma che si fa cerchio. Perfetto. La mia casa è quel cerchio. Dove il senso esiste oltre l'adesso. Ed oltre il poi si è già perso. E' la grammatica del cuore.
Casa è nelle parole calde che la mente secerne. Sanno di ricordi. Come gigli e fango. E smette di esserlo quando le stacco da me. Per piacere. E sventrare la pancia della solitudine.
Allora casa è davvero lontana.

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