Poca luce
Oggi c'è poca luce della mia scatola.
Le sue pareti contro di me.
Le sento.
E io contro di loro.
Come il più crudele degli abbracci.
Una morsa che toglie il respiro.
Prigioniera di me stessa.
E questo buio acceca.
E divora.
Maledettamente.
Si infila nella mia quiete e la fende.
Risucchia ogni spiraglio di luce.
E non trovo più i miei occhi.
I miei occhi acerbi e affamati.
E' come se li avessi regalati alla luce.
In un tempo che non ricordo più.
In un impeto di vita.
Nel buio io cerco.
La bestia.
Mi ha fiutata.
La imploro di lasciarmi.
Di uscire dal mio cuore.
Può morderne solo un altro pezzetto.
E di ripulire tutto il resto.
Non risponde.
E mi modella.
Cesella la mia inquitudine.
Come cera densa e bollente.
Ho i suoi artigili che frugano tra i miei pensieri.
Vorrei essere
solo quella foglia che
là fuori
lontano
si trasulla nel sole e nella rugiada.
E implora al vento di riempirle gli stomi di baci.
In attesa di essere strappata.
Piccola geisha adorante ai piedi del suo unico signore.
Il tempo.
Nulla di più.
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