sabato 21 febbraio 2009

Petali bianchi

Vago e mi perdo.
Sento mille gocce di pioggia.
E aghi nella carne.
Pioggia come petali bianchi che invadono l'etere.
Fruscii.
Senza stelo.
Nè corolla.
E scie di chicchi di riso.
Senza odore.
Pensieri nomadi e sconnessi.
Si avvicendano in una casa senza stanze.
Nè tetto.
Percepisco il vento.
Avvolge come alito di vita.
Lontana.
E respiri contratti.
Intrecciati come canestri a rivoli di saliva.
Come linfa rubata a fiori mai nati.
Nuoto nell'aria.
Mi graffia la pelle.
Sono miserabile goccia destinata
a raschiare tanti strati d'aria
prima schiantarsi nella terra.
Scura e brulla.
Reticente.
A mischiarsi di prato.
Ho quasi paura del sole.
Quando la luce tornerà
io cesserò di essere.
Mi assenterò dalla vita.
Mi nasconderò tra l'erba
come una culla
e mi nutrirò ancora di
nuova ombra.
Perchè non ho altro che petali bianchi
e corridori lunghi e vuoti
nel mio futuro.
Provo tanta vergogna per questa voglia di dolcezza che mi stritola.

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