venerdì 13 febbraio 2009

Mela rossa
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Mela rossarossa e rotolarotolarotola
Mi ritrovo ogni giorno
una camera in meno.
Conto e riconto.
La mia casa
anche oggi
ha una camera in meno.
Ogni giorno il vuoto avanza e divora.
Lo spazio ingoia il tempo.
Il tempo ingoia lo spazio.
E io guardo.
Dal mio angolo viola.
Mi ritrovai per caso
in quell'angolo.
Mi accorsi del muro ruvido dietro la schiena,
mentre arretravo.
Graffi sulla schiena.
E fu.
Il mio angolo viola.
Di deliri e detriti.
Di pezzi di sogno e di musica fusa.
Non mi sono mai voltata.
Non ho mai guardato in quell'angolo.
Mi spaccò in due come una mela.
Recisa.
Senza sangue.
Un colpo deciso.
Un taglio netto.
Non mi accorsi neanche della lama.
La lama.
La cercai sul pavimento.
Invano.
Non cercai la mano.
Mai.
Mai più.
Niente sangue.
Una parte di me
vide l'altra che rotolava lentamente.
Così lentamente che gli occhi non percepivano il movimento.
Lontano da sè.
Sempre più lontano.
E si perse.
Finchè un pugno sul tavolo
ristabilì i dovuti precari equilibri.
E la mia casa ha ancora una stanza in meno.
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