sabato 21 febbraio 2009

Petali e spine

Dove è casa?
In un dedalo di vie sconosciute
strette e buie
fatte di carne equivoca e
fiumi di parole
e polvere
e aria che vibra
e astinenza d'amore
e paura livida e viola
mi perdo.
Dove sono?
Ho perso gli occhi chiudendoli.
Sento una cortina di fumo denso sul cuore
e spine
e una corteccia.
Scanso tutti gli ostacoli tra me e me.
E non mi raggiungo mai.
Non riesco ad afferrare il mio cuore.
E poi non ho dita.
Sono fatte di aria.
Come la mia anima fosse una anguilla
che mi scivola via
e schizza in un altro dove.
Lontano e nascosto.
E resto senza cuore.
E senza anima.
Con una loro vaghissima intuizione.
Fungono poco e male.
Dove è casa?
Mi sento protesa su ramo
incantata da una coro di foglie
che si inebriano a sfidare il vento
su un precipizio di aria.
Abbiamo imparato a misurare
con l'assenza
e con il bisogno
i nostri sentimenti
e le nostre relazioni con gli altri.
Come se ci credessimo il centro di un mondo
in cui a volte inevitabilmente siamo costretti ad
essere periferia.
Se solo sublimassimo il vuoto
percependolo in tutte le sue
dimensioni
ci accorgeremo che è pieno
di ciò che manca.

Dove vanno a finire le stelle dopo che
hanno impresso la loro scintilla
e ci hanno invaso gli occhi?
Muoiono?
O splendono altrove?
Vi siete mai lasciati scivolare una stella
tra le labbra
fino a farla scendere
e sentirla vibrare
nella gola

e nel cuore?

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