sabato 21 febbraio 2009

Vorrei vivere in fondo al mare

In una apnea senza fine.
Come in un imbuto.
Fino alle viscere della terra.
In una piccola casina.
Proprio là.
In fondo al mare.
Dove è tutto
e tutto è calmo.
E tu non lo sai.
E non cerchi.
Non vuoi.
Non puoi volere.
Sola.
Come una voce monocorde.
Una saetta nella testa.
Un dardo senza aria.
Un dito sempre sullo stesso tasto.
Senza carne.
Regalando il mio respiro alle onde.
Mescolando e diluendo i miei pensieri.
Non c'è mercimonio più grave
della propria intimità.
La nudità è il prezzo
della più effimera delle illusioni.
La comprensione.
Nè santa nè puttana.
Sirena del nulla.
Di prati sommersi.
Scalzi e sterminati.
Ecco quello che sono.
Perchè il mio sangue non è nella mia carne.
Ma scorre nella mia anima.

Ancora cerco e ricerco te.
In ognuno.
Sono stata splasmata all'altare della tua crudeltà.
Sarò per sempre la sposa del nulla.
Il mio cuore giace in fondo al mare.
Ancorato a quella voce.

Nella testa.

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