venerdì 13 febbraio 2009


Sono solo parole.
Piovono parole di cera.
Senza suono.
Le sento scivolare.
Scorrono e bagnano l'aria.
E la mia mente.
E i miei fianchi.
Si mescolano alle mie paure.
E a minuti.
Percorsi.
Percorsa.
Sono sangue e cera.
E brividi incerti.
Sono il calco
che lasciaste.
Oltre la pelle.
Scottano quelle gocce
lievi e infide.
Ancora cadono.
Una scia.
Discontinua.
Calda.
Orrendamente calda.
E si adagiano.
E io la loro coppa.
Poco dolore.
O forse no.
Dolore e ancora brividi.
Madida di paure.
Continuo a grondare sogni.
Liquefatti.


Un calore improvviso sulle gote.
E sulle labbra.
Fino al collo.
E nel buio sentii quella fiamma scavarmi.
Ancora mi scava.
Si avvicinava e si allontanava.
E la luce che mi invadeva gli occhi.
Senza esitazione.
Pericolosamente vicina.
Non avrei voluto che tu capissi
tutta la paura che avevo.
Non fu così.
.
Dov'era la luna?
Appesa al muro.
Ma adesso è in cielo.
Come un'ostia.
E io sul rogo.
Adesso più che mai.

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