domenica 8 febbraio 2009

Tra mente e cuore. Si snoda un tubo. Rivestito di seta e di spine. Di tralci di vite e di lame. E di catene. Del ricordo del primo bacio e dell'ultima menzogna. Una specie di bazar delle meraviglie. Usate. Meraviglie a buon prezzo. E' la nostra coscienza. Un corridoio tra cuore e mente. Mente e cuore. In cui restiamo intrappolati. E oscilla. E a volte scivoliamo nella mente. Altre nel cuore. Nel più precario dei disequilibri. Si chiama vita.



Mi spogliai degli occhi. Mi staccai la bocca. Mi scalzai. E mi vestii di aria. Lo attraversai. Sotto un soffitto fatto di cielo. Su prati cosparsi di innocenti e gracili e fragili boccioli. E su un mare che si piegava e rispiegava in onde molli.

Uno scossone ribaltò ogni cosa.

E il mare si riempì di stelle. Il prato di esili conchiglie e coralli graffianti e furiosi. E nel cielo scintillavano margherite luminose. Con le loro scie.

E lo stupore cedette il passo all'incanto.

Ed alla sua polvere miracolosa.

Una coltre di magia.

Che ci fa dimenticare il nome delle cose.

Siamo noi che decidiamo il loro delle cose. Il loro posto. E la loro importanza.

Il mondo passa attraverso di noi.

Stanotte c'è un meraviglioso delfino che attraversa il cielo, schizzandolo di nuvole.

In attesa del giorno.

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